Ciricea, un gioiello incastonato nel cuore degli Appennini. Una comunità che ci ha affascinati per la gioia contagiosa, la cucina popolata da grandi e piccini soprattutto la sera quando si avvicina il momento della cena, sempre squisita e abbondante, annunciata dal suono del corno. Una comunità che è in grado di organizzare coinvolgenti eventi olistici connessi alla cura del sé, delle relazioni e della natura che sono fonte di ispirazione e occasione di approfondimento per tante anime vicine e lontane a loro.
Ciricea è una tribù dove ogni età è rappresentata – da 0 a 80 anni – ed è composta da famiglie, mamme con bambini, single che in cerchio decidono, crescono assieme e co-creano. Ciricea è una fucina di creatività, un’officina di autoproduzioni – saponi, biscotti, oli essenziali – un laboratorio di umanità.
Ciricea dalla storica sede di Villa di Piteccio si è spostata a Tarole, riunendosi con la comunità gemella nata un paio di anni fa e ancora in divenire: immersa nel bosco più verde e profondo è un luogo che dà la possibilità di rigenerarsi a contatto con la natura sotto la gentile custodia dei due castagni secolari, l’abetaia, gli orti, le serre, la casa di fango, la sorgente d’acqua deliziosa.
In queste realtà ci siamo sentiti accolti di cuore e non vediamo l’ora di tornare.