Arrivare in Valle sarà entrare in un territorio abitato da un Popolo vero e proprio che ha il coraggio, l’audacia, la follia e la creatività di essersi insediato in case, cascine e contrade abbandonate da decenni, forse anche di più.
Il Popolo degli Elfi è giunto qui alla spicciolata, attirato da un richiamo, da una filosofia, da conoscenze comuni, da un andare lontano da contesti urbani verso un nuovo modo di vivere nella semplicità, dove il tempo si dilata, dove la fretta non ha senso, dove le stagioni e la natura, potenti, dettano i passi dell’uomo e del suo agire.
Giornate scandite da riti semplici, anarchici, diversi e simili. Sorrisi, barbe folte, vestiti colorati portati da viaggi lontani. Ciascuno è benvenuto in un modo particolare ma nessuno è lasciato fuori di casa: si può sempre aggiungere un ospite a tavola!
Fuoco, stufa, boschi, castagneti, bandiere tibetane che spuntano dal folto della macchia, tamburi nel bosco, yurte, capre, mucche e formaggi, una quasi autosufficienza alimentare per alcuni nuclei. La neve d’inverno, alta come solo in Appennino ormai. Cerchi attorno al fuoco, la Festa della Luna, in cui tutti i nuclei si ritrovano ogni mese, al fulgore dell’astro, presso una delle comunità che popolano questa valle. Nuclei da raggiungere in cammino, in una terra dove i sentieri la fanno da padrona rispetto alle strade, ovviamente sterrate.
Saremo ospiti in questo territorio ricco di 40 anni di storie, vite, passioni e contraddizioni, della sperimentazione pulsante che un altro modo di vivere non solo è possibile ma è stato ed è tutt’ora realizzato.
La nostra madrina in questa valle sarà Antonia, un essere che sorride con tutta se stessa, che ci ospiterà tra casa e la zona della Yurtarta. Questo luogo ha già accolto eventi che hanno fatto vibrare il cuore di molti. Sono stati qui Ellika, moglie di Manitonquat, e Simon, con la Via del Cerchio, i Piumani, e qui è stata raccolta la loro Visione, e come pure ha dato il benvenuto ad alcuni volontari del tentato raduno estivo RIVE del 2022.